A sempre maggior conferma dei miei principii nel campo delle nevropsicopatie femminili d'origine genitale : e in altri campi.

  • Bossi, L.M., Prof.
Date:
1914
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Credit: A sempre maggior conferma dei miei principii nel campo delle nevropsicopatie femminili d'origine genitale : e in altri campi. Source: Wellcome Collection.

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    Fra i giudicandi diretti e indiretti della inchiesta vi hanno i maggiori e più accaniti miei... detrattori e sollecitatori di... detra- zione personale e scientifica, divenuti ancor più feroci dopo che al congresso di Parigi ottenni la piena approvazione delle mie teorie. Ciò basterebbe ad aprire gli occhi anche ai ciechi. Ma vi ha di più. Fra i casi tolti dal manicomio vi furono anche la Soci e la Orecchia sulle quali io volevo fondare (e vi riuscii) la prova di quanto sempre sostenni, che cioè urge modificare V attuale legge manicomiale, specialmente in rapporto alla spaventosa facilità con che si interna un cittadino nei manicomii e alle enormi difficoltà che si op- pongono per togliervelo. Allora si mise in campo la ojfesa al a classe. 11 caso Soci — giovane madre rimasta rinchiusa al nianicoinio due anni e mezzo all’ insaputa del marito, dei figli, della inadre che invano la ricercavano. Per chi non lo ricorda il caso Soci è tipico quanto tristemente tragico. Questa infelice signora dopo il 4.^ figlio (tutti vivi) fu colta da squilibrii nervosi tanto che un giorno giungendo a Genova (aveva allora 27 anni) colta da una crisi in treno alla stazione Brignole, fu presa dalla polizia e condotta in questura e di qui al ma- nicomio di Quarto mentre il marito V attendeva alla prossima sta- zione centrale di Genova, e cioè alla così detta stazione Principe. Giunta al manicomio la infelice si riebbe e scrisse una lettera al marito perchè andasse a prenderla, ma la lettera non fu mai recapitata (posseggo copia della lettera). Il marito frattanto e la madre giravano le questure d’ Italia e scrivevano ovunque per rin- tracciarla. Moriva V ultimo figlio, ruinava 1’ industria (fabbrica di cappelli di paglia) di cui la Soci era l’anima e sopravveniva la più squallida miseria. La chiusura nel manicomio avveniva il 17 giugno 1908 e 33 giorni dopo (il 21 luglio 1908) il direttore Maccabruni del mani- comio stesso, senza sapere chi fosse, nè che facesse, senza aver veduto nè parenti di essa nè altri, e quindi senza alcun dato anamnestico snlderediterietà 0 meno, ecc. chiedeva il definitivo rico- vero, la dichiarava definitivamente pazza... mentre essa ogni dì più si scalmanava per vedere il marito, la madre, i figli ! Trascorsero cosi due anni e cinque mesi finché (nel novembre 1910) il marito riceveva una nota di spese di spedalità (circa tre mila lire) da pagarsi al manicomio ! Corse il disgraziato uomo a riabbracciare la madre dei suoi figli, ma la trovò, come era da prevedersi, squilibrata. La ritirò in casa e poi, dopo parecchi mesi, impossibilitato per la miseria (tre figli piccoli) a curarla, fu indotto da un medico a riportarla al manicomio. Egli pertanto aveva rilevato che la infelice aveva anor-