Volume 2

Delle sedi e cause delle malattie anatomicamente investigate ... / libri cinque recati nella lingua italiana con note di F. Chaussier, e N.P. Adelon.

  • Morgagni, Giambattista, 1682-1771
Date:
1839-1841
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Credit: Delle sedi e cause delle malattie anatomicamente investigate ... / libri cinque recati nella lingua italiana con note di F. Chaussier, e N.P. Adelon. Source: Wellcome Collection.

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    maggior parte degli antichi esempi, e per¬ chè io tema che non sieno stati più fa¬ cilmente creduti, in quanto che , sem¬ brando che Omero, secondo l’opinione di Eustazio (r) , abbia voluto dire che un cuore coperto di peti sia segno di pru¬ denza, e che Nonnio (2^ inoltre , per si¬ gnificare P audacia dei Sabini, abbia loro attribuito un cuore vestito di densi pe¬ li, giudicato avranno che una singoiar pru¬ denza od una eminente astuzia, 0 somma audacia non avranno potuto facilmente esi¬ stere senza un cuore peloso, tanto più poi, per passare ad esempi meno remoti, che si sarà rinvenuto in Mureto (3), in Benivcni (4), in Amato Lusitano (5) che si osservò un cuore di simil natura in tre Ladri , famigerati per temerità e scelera- tezze. — Ma Lusitano non indica di qual genere fossero i peli in quello che dice di aver egli stesso notomizzato, come nep¬ pure Sc-ultet di Norimberga (6), il quale ci lasciò scritto che si trovò il cuore in ogni punto peloso sopra un Giovane estre¬ mamente ardito, che fu aperto in questo nostro teatro anatomico l’anno i65o, nè infine Langoni (7), il quale in un uomo della plebe, di cui fece la dissezione , rinvenne il cuore coperto di peli per ogni dove. Nondimeno, essendovi P apparenza che costui fosse stato affetto da peripneu- monia, si è proclivi a congetturare che quelli fosserò, non già peli, ma viscide concrezioni, che, seguendo il pericardio nell’istante che allontanavasi dal cuore, simulavano il carattere di bianchi peli , tanto in sottigliezza, quanto in colqre. Ma non trascorrerò sì facilmente a dire se vi sarebbe luogo ad una egual con¬ gettura circa agli altri poco fa citati , quantunque si possa sospettare di caches¬ sia, e in conseguenza di un umore co¬ pioso , e fors’ anche denso e viscido entro (1) Lect. Antiq., I. 4 cìt., c. I. (2) Apud Muret. Var. lect., l. j 2 , c. 1 o. (3) Ibìd. (4) De abdit. morb. , etc. , caus., c. 83. (5) Cent. 6, curat. med. 65. (6) Trichias. ndmir. (7) Eph. N. C. , dee. 3 , A. 5 , obs. 1 22. il pericardio di alcuni Ladri, soliti a far* si per lungo tempo languire in orridissi¬ me prigioni, affinchè scuoprano i loro com¬ plici , e confessino tutti i delitti. — Da un’ altra parte , perchè il Giovine noto¬ mizzato in questo teatro anatomico morì immantinente per aver ricevuto una feri¬ ta , non per questo inclinerai a credere che mentre visse non fosse stato affetto da alcun incomodo al cuore e al pericar¬ dio , dopo che avrai letto (8) che per molti anni erasi lagnato di un ardor di cuore. Ma se inoltre rifletterai che nè Anto¬ nio Molinetti, nè Pietro Marchetti, nè il figlio Domenico, che gli serviva d’aiu¬ tante, nè Giovanni Rodio, amico di tutti costoro ( il quale ha qui raccolte tante osservazioni, anche non rare) non fecero, per quanto io sappia, menzione alcuna di quella di cui parlo, e che non avreb¬ bero potuto ignorarla, gli uni per la pro¬ fessione eh’esercitavano, gli altri perchè assiduamente frequentavano il teatro ana¬ tomico , non ne fecero, dissi, menzione alcuna, neppure ove Antonio o Domeni¬ co scrissero poscia sui peli e sul cuore. Se adunque imprenderai a considerare sopra queste cose, tu crederai agevolmen¬ te che quanto sembrò essere peli al pri¬ mo aspetto, fu per tutt’altro riconosciu¬ to, fattone in appresso un diligente esa¬ me. Oltre di che, dopo aver pensato alla condizione ed alla nascita di questo Gio¬ vine , due circostanze che impedivano di trasportarlo nel teatro e d’ inciderlo pub¬ blicamente , io riputerei che un siffatto caso fosse stato inventato da qualchedu¬ no , e narrato altrove a Sculteto , se dai libri di questa mia inclita Nazione Ger¬ manica non risultasse che quell’ autore passò qui a motivo di studi due interi anni, nei quali vicn compreso il i65o , lo che fu sempre praticato dai Germani, nè in appresso cessarono di praticare si¬ no a che fu ciò ad ognuno concesso. —- Se coloro che sono di contrario senti¬ mento avessero potuto esaminare quei li¬ bri, creduto avrebbero che certamente conservarono siffatta consuetudine ( om- mettendo un numero infinito di meno co¬ nosciuti ) Filippo Jacopo Sachs, Jacopo i (8) Trichias. ndmir.